lunedì 6 giugno 2011

Almeno fatemelo scrivere qui

Insomma, dopo averci pensato e ripensato, rispondo o non rispondo? Mi faccio tirare in ballo sul mio operato? Mi ballo una tarantella con l'autore dell'articolo, un signor nessuno per me?( che poi tanto signor nessuno non sarà visto che se rispondo una qualche importanza gli sto dando, purtroppo io ho percepito qualcosa che va oltre una normale critica o RECENSIONE).
Devo anche riuscire a scrivere qualcosa consapevole del fatto che facendolo mi espongo in prima linea e quindi me ne dovrò assumere tutte le conseguenze. Appurato questo difficilmente rileggerò quello che sto scrivendo per non toglierci nulla e non rivisitare parti di questo mio sfogo/risposta in chiave più politica. Perchè? Perché ovviamente non sono un politico, prometto comunque di rimanere civile.
Ora tengo a puntualizzare che tutti abbiamo un parere su tutto, dalla neurochirurgia alla carta igenica, c'è chi lo esprime apertamente pur non avendo idea di cosa stia parlando e c'è chi se lo tiene per se, ponendosi anche la domanda sul fatto che possa o meno saperne veramente qualcosa sull'argomento dato.
Citando il Commissario Giraldi conosciuto ai più come Er Monnezza;  in modo "sboccato" solo perché riportato: "Er parere è come er bucio der culo e ognuno c'ha er suo".
Ammettendo che le critiche fanno crescere, ammettendo che una cosa possa o meno piacere, ammettendo che ognuno ha il suo "ruolo" e che chi recensisce fa quello per cui ricopre questo ruolo, mi sembra altrettanto ammissibile che un padre possa trovarsi anche nella situazione di dover difendere il proprio figlio da critiche magari giuste nel merito ma non nei modi; e che nel fare questo possa anche accendersi in modo non proprio distaccato semplicemente perchè è di parte ed i figli sono un pezzo de core! In questo caso comunque, non mi sto "difendendo" da una recensione, ma da una presa di posizione parziale e di parte, forse dovuta dal fatto che non ci si aspettava di incappare in qualcosa di spiazzante.

Dunque questo sarà il mio contraddittorio che in modo molto incivile mi è stato negato!

Apro un attimo una piccola parentesi, spero che non si voglia rispondere a questo mio civile e legittimo sfogo, apostrofandolo semplicemente come una cosa raffazzonata, scritta male e da permalosi. Io ho questo mio piccolo spazio nell'infinito ciberspazio e ci scrivo quello che voglio, più per sfogo che per fare il messia o il profeta con le mie parole e le mie "perle di saggezza".

Torniamo al punto.
Ho trovato l'articolo di Andrea Marchino su MangaForever in merito a FONDO DI MAGAZZINO un filino sbilanciato nei toni dove ho avvertito la sensazione di vover esprimere un parere fortemente personale in un ruolo nel qualle dovrebbe mantenere un profilo più oggettivo.
Quello che ho avvertito io, autore del fumetto, non può che essere viziato e di parte e quindi da chi legerà dovrà essere valutato, il mio sfogo/risposta, in questo contesto. La parzialità e il parere non distaccato è cosa che difficilmente si può concedere, invece, a chi scrive di fumetti in genere, il quale dovrebbe essere più oggettivo.
Da quello che si può leggere, ho veramente triturato del tempo prezioso di chi si è prestato alla lettura del mio fumetto, tempo che mai più gli potrà essere risarcito in alcun modo. Me ne dolgo nelle viscere.

Leggi articolo in questione: http://www.mangaforever.net/32650/fondo-magazzino?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=fondo-magazzino

Ora mi si potrà dire che si profonde anche in considerazioni più che positive.... che dire, nemmeno quelle mi sono piaciute, incredibile? Voglio fare la parte del finto modesto? Del figo? Voglio sentire solo quello che mi fa comodo? NO! Io credo invece che si sia voluto colpire da tutte e due le parti per non sbagliarsi; perchè se è vero che ci sono delle pecche nella storia, ce ne sono diverse anche nel disegno, concetti di base relativi a vera e propria regia, e allora perchè svolazzarci sopra???

Insomma parole roboanti e l'analisi fatta in un modo molto politico, dove persone strillano più degli altri con grandi consigli e analisi impeccabili, che un senso lo hanno anche ma che nella realtà presentano delle difficoltà realizzative che faranno si che chi le dice non si troverà mai nella posizione di doverle dimostrare, perchè in quella posizione non ci si vuole proprio trovare, ma proprio mai nella vita.

Quindi io, disegnando e scrivendo un fumetto, mi espongo in prima persona e so che riceverò critiche per il mio lavoro che ovviamente non potrà piacere a tutti. Critiche, che ben vengano; punzecchiature e lezioni su TUTTO quello che non si condivide, sono per gli incontri dal vivo con chiacchiere in confidenza.

A chi scrive  l'articolo di cui si parla:
Hai considerato il fatto che il vecchio Tomo possa essere anche VOLUTAMENTE stucchevole e pesante? La ragazza non può parlare e quindi magari nella mia intenzione, che potrebbe anche essere poco chiara, spiegata e riuscita male voleva essere un classico( classico nella mia esperienza personale) siparietto di quando parli con gli anziani e ti fanno una testa grande come un cocomero di cose che sai benissimo e che potresti dirgli in cento modi diversi, queste cose sono banali? pesanti? stucchevoli? Ci metterei un bel si! Ma involontarie in chi sente di dovertele dire. E' per questo che c'è la storiella " Dove comincia l'infinito" ; e allora perchè ci hai messo il Tomo? Troppo facile giustificarsi a posteriori, così! Semplice, io credevo la cosa passasse, ho fatto una scelta e le scelte sono scommesse per tutti. Poi su questo Tomo si può scrivere un trattato del perchè io la vedo così e l'autore dell'articolo, no! Sono punti di vista, la verità è che se io ho fatto così e non cosà è perchè FONDO DI MAGAZZINO l'ho fatto io!

"Non contento di ciò, l’autore inserisce una ulteriore storiella/parabola (zen) nel bel mezzo di questo spiegone, un degno corollario alle disquisizioni filosofiche precedenti, sorta di metafora “stellare” (la protagonista è infatti una giovane stellina del firmamento celeste), dove il fumetto lascia lo spazio di alcune pagine a una narrazione illustrata col testo che prevale sulle vignette; metanarrativamente parlando, la bambola “legge” direttamente il vecchio e saggio libro e dalla preziosa lettura, anche qui con qualche banalità di troppo (ma se non altro la metafora in questa parte regge), impara l’ennesima lezione di vita."
Fatto salvo che le banalità dipendono dal tuo bagaglio e dalla tua esperienza di vita, potrei tranquillamente dire che tu sei una delle stelline altre, è banale e ne sono consapevole. Fatto salvo ancora che, il mio è uno "spiegone", si può ben notare che anche tu ci dai giù nel darmi prezissime lezioni, di fumetto, tu che ne possiedi il segreto ultimo; allora, a questo punto, eccoti uno "spiegone" in più.
La favola? L'ho messa e chi può dirmi che non ce lo dovevo mettere. Detto questo, la lesa maestà del Tomo avviene in una pagina e mezza, e la storiella arriva dopo un paio di siparietti atti proprio ad alleggerire "lo spiegone".
Anche l'uomo nero si fa una bella chiacchiera ma da come si comporta, soprattutto nella parte finale, se ne capisce il motivo, lui è sempre "l'uomo nero" un certo tipo di uomo nero con il quale volevo dire delle cose ma che magari possono anche non esser passate.
Quindi non contesto che posso aver sbagliato a raccontare delle cose, contesto il modo in cui si va ad apostrofare un lavoro onesto, fatto con il cuore e l'anima. Non posso accettare delle parole come:
"tra cui l’inevitabile confronto con l’uomo nero, non privo di ulteriori discussioni filosofiche sulle insidie celate dalla brama di possedere e godere dei piaceri materiali (argomento forse un po’ troppo ambizioso e da trattare comunque in maniera un poco più approfondita e chiara di quanto fatto qui)" Questo è una tua idea, ora perchè non posso dargli tutto lo spazio che merita, o lo spazio che lei ritiene necessiti ad un discorso per sua natura infinito, io non posso soffermarni un secondo o toccarlo? Ma dai? Diciamo davvero? E a che punto del codice penale la trovo questa? dovevo metterci le istruzioni in copertina.

Mamma bella..... eccoci ai lati positivi, e namoooooo!!!!!
"Volume graficamente eccezionale, un tripudio di colori e personaggi bizzarri ottimamente tratteggiati, molto espressivi e curati, con trovate anche curiose come la copertina apribile a quattro ante che omaggia il quadro “Il Quarto Stato” del 1901 di Pellizza (semmai c’è da capirne il motivo, in che senso si collegherebbe all’opera stessa), o idee originali come i protagonisti che parlano con nuvolette fatte ad hoc (il volume parla come un libro stampato, il barile di rum su tavolette di legno, l’orologio con dei quadranti contrassegnati dalle 12 ore, e così via), potrebbe appagare il lettore solo grazie alla mirabolante parte disegnata; purtroppo invece la storia si risolve in un guazzabuglio di dialoghi caotici, con personaggi che parlano in continuazione dei fatti loro (vorrebbero forse fare “simpatia”, ma risultano spesso poco comprensibili), con infiniti battibecchi il più delle volte fini a sé stessi, che semplicemente confondono e disorientano il lettore."

Perché in tutto questo i personaggi sono bizzarri ottimamente tratteggiati( termine che si riferisce al carattere e personalità dei singoli e che quindi risultano perfetti nel loro spiegare il ruolo a cui sono chiamati, diciamo che si potrebbe definirli funzionali, no?) poi per la parte grafica, molto espressivi e curati. Tutto quello che è scritto qui, nelle intenzioni mie è proprio quello che si voleva dare, confondere, disorientare, smuovere una qualunque reazione, la più famosa delle Supercazzole ne è padre naturale( Non posso avvalermi di un film come "Amici Miei" per perorare la mia causa? Articolo e comma per favore!) Il perché? E perché no? la vita è così tutti i giorni. Ora sarebbe facile dire che il caos era voluto a giustificare la confusione, ma confermando il fatto che molte cose andavano fatte in altra maniera, non si può credere che la storia sia frutto di un delirio inconsapevole e non voluto.
Quale è il senso della copertina? Per me il senso c'è, se non lo hai colto, non è che lo puoi scrivere in rappresentanza di un pensiero "eletto" per il quale è dovuta una spiegazione che poi può esser anche tacciata di banalità, No? Dovrete vivere senza saperlo.

"L’errore macroscopico è in definitiva quello di aver costruito una tale variegata e stupefacente cornice “metaforica”, per poi far parlare “fuor di metafora” i vari protagonisti, finendo per buttare nel mezzo considerazioni filosofico-esistenziali anche giuste, ma esplicate in maniera tale da renderle irrimediabilmente banalizzate (“la vera bellezza è quella interiore”, “nella vita l’unica regola è che non ci sono regole”, “non ci sono idee giuste o sbagliate, ma solo convinzioni”, “il viaggio è più importante della meta” e via così); i personaggi spiattellano quindi direttamente ciò che andrebbe assolutamente “suggerito” al lettore, ovvero intuito proprio attraverso quella metafora che l’autore stesso finisce per tradire, rendendo il tutto un polpettone indigesto, in parte incasinato inutilmente, in parte stucchevole per non dire irritante quando diventa una sorta di predica, riuscita solo (e pure in parte, perché non si salva comunque dal senso di banalità dilagante), nel piccolo segmento narrato per illustrazioni."

Ci si è proprio incagliati su sto libro, vecchio e un po' rintronato. E che ti ha fatto porello? Comunque qui si arriva al punto della mia voglia di replica: il modo di scrivere! Parole forti. Non per tutte le occasioni. Indigesto? Stucchevole e sopratutto Irritante? Mi spiace di avere irritato ma se è addirittura così e ti prude, non resta che grattarti, credo. Forse tutto questo rimarrà in chi scrive per sempre perchè è successo, quindi anche se pur minimamente ho lasciato qualcosa come lui lo ha fatto con me; volenti o nolenti. Che è successo? Quello che più o meno desideravo, che smuovesse qualcosa nel bene o nel male poi che tutto sia CAOTICO rientra nel discorso che si deve perdere l'illusione del controllo, ogni cosa che accade nel fumetto fa parte del suo mondo o ancora di più, del mondo interiore di una persona, in questo caso la ragazza protagonista, se non lo si comprende è perchè quel mondo ci è alieno ma non per questo sbagliato; può non essere condiviso, incomprensibile, ma che non debba essere in quel modo..... è una pretesa....mmmm vediamo? Come si può dire?.....BANALE una volta in più! Ben venuto nel Club compare bello!

Per me l'articolo non è ne più ne meno che un parere e non una recensione. E nel suo contesto è fuori luogo e deleterio per i lettori e chi ci si è sbattuto tanto ovvero io, "il dispensatore di perle di saggezza", mica ho picchiato nessuno.

"Peccato, perché il talento e la passione ci sono in quantità, e trattandosi dell’opera prima si può anche concedere un po’ di indulgenza all’autore e bla, bla, bla, bla, bla, bla"
Per concludere..... ma andate tranquillo, tagliatemi pure la testa, non la chiedo e non mi serve la vostra indulgenza.
" Certo. Devi proteggere nuova utopia di Veidt. Un cadavere in più fra le fondamenta fa poca differenza. Allora? Che aspetti? FALLO. "

Carmelo Calderone
Autore di Fondo di Magazzino
Editore: 001 Edizioni
€ 12,50 per chi un parere se lo vuole fare da solo.