martedì 26 maggio 2015

KEN PARKER si LUMINA d'immenso!

ATTENZIONE QUESTO POST CONTIENE OPINIONI PERSONALI CHE, PER LORO NATURA, POTREBBERO NON COINCIDERE CON LE TUE, PER ALTRO NON CREDO SIANO OFFENSIVE IN MODO PARTICOLARE, QUINDI NON TI FAR SALTARE UNA VENA, GRAZIE :-)

Alla fine, così tanto per chiarirlo a me stesso, volevo scrivere delle considerazioni sui mancati acquisti dell'ultimo volume di KEN PARKER e LUMINA.
A parlarne in giro e a leggere per la rete, se non si posta una foto con i due volumi in questione e non se ne dice un gran bene, si è sostanzialmente un minorato. Può essere. Però sono un minorato che vuole scrivere la sua, in modo pacato ma magari non grammaticalmente corretto. (Quindi evitate di dirmi che non so scrivere, ne sono consapevole, ho un discreto trascorso di 4/5 in ITAJANO, lungo il mio percorso di studi)

Procederei per data di uscita sul mercato dei volumi di cui sopra :-)

Ken Parker: Fin dove arriva il mattino.
Insomma, questo doveva mettere la parola fine ai trascorsi editoriali di Lungo Fucile, era atteso come il nuovo avvento e di base era vietato lasciarselo scappare. Ma dove è scritto? Per me già come era la cosa andava bene, non è che tutto di un personaggio debba essere raccontato. Ci passiamo la vita a giudicare il prossimo da un colpo di tosse, da come mette la macchina in doppia fila, da come parla. Detto questo a cosa serviva una conclusione di Ken Parker. Prima di qualsiasi amore per l'arte, prima di qual si voglia fine di assoluta bellezza e amore per il personaggio, c'è il fine economico. Non c'è nulla di sbagliato in questo e se questo è quanto il prodotto pare abbia fatto il suo sporco lavoro.
Però per quello che mi riguarda, per avere i miei denari ci doveva essere qualcosina in più. Ovviamente non avendolo comprato non l'ho potuto leggere. Qui si può dire la solita tiritera sul fatto che non si può parlare di cose che non si sono lette. Vero. Magari però, per me questo può essere molto più attinente a un libro, qui parliamo di un fumetto.
Il fumetto per sua natura ha una parte di testi ed una parte disegnata. Ecco io "Fin dove arriva il mattino" l'ho sfogliato svariate volte, perché essendo un appassionato di fumetti, ci ho girato parecchio intorno con il dubbio amletico se comprarlo o meno. Alla fine non ce l'ho fatta, per me è disegnato male. Mi sono chiesto se Milazzo fosse stato colpito, per caso, da ictus ( E qui qualche altro pensiero può arrivare a dire, l'ictus è una cosa seria e questo e quello), faccio per dire, è ovvio. Insomma ho trovato i disegni di Milazzo poco più che schizzi, in più parti al limite con lo scarabocchio. Veramente, sono rimasto senza parole, una statua di sale, incredulo, eppure... Eppure è andato in stampa. Il risultato stampato e quindi consegnato alla storia è una vera delusione e personalmente non riesco a dare al risultato ottenuto, l'appellativo di sintesi. La sintesi è, PER ME, ben altra cosa. La verità che, IO, posso percepire o meglio che a me appare, è che purtroppo a Milazzo non andava poi molto di fare questa cosa, alla fine però tocca mangiare. Non so se ci si possa ritrovare della professionalità, nel risultato che è ormai storia. Si può?
Forse ha avuto poco tempo per realizzarlo? Aveva altro da fare? Lo pagavano poco? Oppure c'era più un'idea di tranquillità e rilassatezza che faceva dire al disegnatore: " ...ma si, intanto venderà lo stesso!", non ultima l'opzione che Milazzo, di questo lavoro, si sia un po' rotto le palle.
Insomma, la mia delusione è stata cocente, poi sarà anche la storia più bella del mondo. ( Anche se mi chedo in modo sincero, se questo lassismo che ho percepito in uno degli autori, non ci sia stato anche nell'altro).
Questo è quanto, per me Ken Parker: Fin dove arriva il mattino non è mai uscito.

LUMINA

Dietro a questo coraggiosissimo progetto perfettamente riuscito, c'è una forza e una determinazione ammirevoli, stima assoluta.
Però non ho preso nemmeno questo, anche dopo aver avuto l'opportunità di sfogliarlo più volte durante l' ARF!
Insomma, i colori sono una bomba atomica e bisogna guardare le pagine con gli occhiali da sole, a prima vista è una bella cosa.
Tutti fieri di averlo sostenuto ed è giusto che sia così, cartotecnicamente è bellissimo e i colori sono accattivanti, sopratutto l'arancione sparato :-)
Un po' più triste il fatto delle foto di chi lo ha comprato, come a dire: " ...mica sono un fesso, io". Personalmente se mi compro un volume, non mi interessa farlo sapere agli altri, è una mia scelta e con i gusti altrui non ha nulla a che vedere. Capisco anche che c'è la cosa di far vedere che si è creduto ad un progetto coraggioso ad occhi chiusi, però...
Tornando al discorso di cui... Oltre i pregevoli meriti, il disegno sotto il caledoscopio di colori, non è che mi abbia fatto impazzire, l'ho trovato simile ad altri, nulla di particolare sulle inquadrature e volendo a tratti anche confuso registicamente. ( Una sensagione simile a GOLEM, anche questo potrebbe essere inserito in questo post, mi sono sentito parecchio confuso nello sfogliarlo, infatti alla fine ho desistito anche su quell'acquisto. E CHI SE NE FREGA? Giusto! ) Insomma sfogliando LUMINA mi sono sentito come nella pesca notturna, dove i pescatori mettono una luce per attirare i pesci, o magari come la falena in una notte d'estate, sotto il portico di casa, attratta dalla luce. Prima di sfogliarlo avevo già letto qualcosa in giro e il punto è che a parte l'idillio dei colori e della confezione, la storia è sostanzialmente in divenire, necessiterà di altri volumi essendo, pare, ad ampio respiro. Quello che mi lascia perplesso è il fatto che, per una somma di tutto rispetto la quale giustifica senza ombra di dubbio la qualità dell'oggetto, io non debba ricevere anche una storia quantomeno più corposa. 80 pagine, portate avanti con una narrazione filomanga sono estremamente poche, magari alla fine per arrivare a qualcosa di sostanzioso ci potranno volere un altro paio di volumi, ma a che prezzo. Quello che voglio intendere è che se parliamo dell'oggetto in se, della confezione accativante e del coraggio, il merito da dare ai realizzatori, va a concludersi con questo singolo volume. Non è un ragionamento corretto, a mio personalissimo modo di vedere, quello di dire che la storia verrà e che per ora il bello è l'idea che c'è dietro, oppure il fatto che ci troviamo davanti ad uno "spartiacque" nell'editoria a fumetti. E' un discorso che, sotto quest'ottica, esaurisce la sua utilità ed il suo scopo nel singolo volume dato alle stampe.
Alla fine il colore, mi ha lasciato frastornato, magari perché mi ha colpito e questo dovrebbe essere positivo, però può, per sventura, essere vero anche altro, ovvero che per me dietro non c'è niente di particolare e che magari preferisco comprare altro, ci può stare.

Buon proseguimento di letture :-)

Carmelo
















mercoledì 20 maggio 2015