Per continuare i festeggiamnti per il nuovo clima di terrore legato ad Ebola, noi si propone una piccola serie di strise a sostegno del clima di furiosa paura a quasi esclusivo consumo dei media. La morbosità in merito a qualche caso di Ebola nel così detto "occidente", sestiene una paura più che altro legata al fatto che potrebbe venir meno il principio: " Accada quel che accada, purché sia lontano da me". In questi giorni si enfatizzano anche solo "casi sospetti", gli svenimenti, le cacarelle a spruzzo, ormai basta che una persona di colore starnutisca che scatta paura e allarme. Con l'arrivo dell'influenza chi sa in quanti penseranno, almeno per una volta: "Cazzo, magari è Ebola, l'altro giorno in metropolitana c'era uno di colore seduto accanto a me". Paura, terrore, odio, insomma le solite armi di distrazione di massa che portano ad informare, nella migliore delle ipotesi a cazzo di cane. In questi giorni si parla di Ebola ma in quanto a minaccia dentro certi confini, una volta ogni 15/20 giorni ci dicono a mozzichi e bocconi che cosa accade dove il problema è veramente grave e richiederebbe seria attenzione. Dunque giochiamo e goiamo delle nostre paure alimentate in modo criminale per meri tornaconto di ascolti, ovvero economici.
Nessun commento:
Posta un commento